BENDAGGIO LINFODRENANTE
ELASTOCOMPRESSIVO
Il bendaggio elastocompressivo, associato al massaggio linfodrenante, ha lo scopo di stimolare il flusso linfatico e di favorire il drenaggio venoso attraverso il potenziamento dell’attività muscolare.
Questo bendaggio applicato in più strati sull’arto “gonfio” forma una sorta di guscio esterno ai tessuti edematosi.
La contrazione muscolare durante il lavoro, le attività domestiche o la ginnastica in palestra, determina un aumento di pressione al di sotto del guscio.
I tessuti edematosi che si trovano tra i muscoli contratti e aumentati di volume e il guscio esterno vengono compressi e svuotati dal liquido in essi contenuto.
Una volta che il linfoedema si è ridotto, si consiglia di calzare delle speciali calze o bracciali compressivi su misura creati dall’ortopedico, che permettono di avere una compressione durante il giorno e ridurre quindi la probabilità che si sviluppi di nuovo il linfedema.
BENDAGGIO A FREDDO
Il bendaggio a freddo svolge una importante azione drenante, oltre che rassodante e disintossicante. viene effettuato con l’utilizzo di strisce (di cotone leggero elasticizzato o di garza) imbevute di principi attivi, che vengono assorbiti dalla pelle.
Il trattamento si pratica in estate perché produce una sensazione di freddo intenso alle gambe, per cui sarebbe poco indicato effettuarlo in inverno.
Il bendaggio a freddo è vasocostrittore, ovvero contrasta la vasodilatazione. L’effetto che si ottiene è la riduzione del gonfiore e della pesantezza degli arti inferiori.
Questo tipo di bendaggio è particolarmente indicato quando vi sono problemi al microcircolo, ad esempio ristagni. Il freddo intenso nella zona interessata dal bendaggio produce per reazione un aumento dell’attività metabolica localizzata. I bendaggi favoriscono il riassorbimento degli edemi, in particolare nel caso della cellulite cosiddetta edematosa.
BENDAGGIO FUNZIONALE
È una tecnica che più frequentemente viene utilizzata in seguito a distorsioni e strappi al fine di recuperare più rapidamente possibile, senza dovere ricorrere ad immobilizzazioni pesanti e limitanti.
Ovviamente il bendaggio deve essere usato con le giuste indicazioni ed eseguito con una tecnica precisa e scrupolosa. I materiali utilizzati sono bende adesive elastiche di tensioni e dimensioni diverse e bende totalmente anelastiche; l’intento è di limitare il movimento dell’articolazione solo nella direzione che solleciterebbe le strutture già lese da un precedente trauma.
Il bendaggio funzionale trova largo impiego nei traumi degli sportivi in particolare della caviglia e del ginocchio.
Uno dei suoi limiti è la necessità di essere controllato e rinnovato frequentemente.
TAPING NEURO-MUSCOLARE
detto anche kinesio-taping, è una metodica che utilizza delle bende adesive ed è un approccio al trattamento dei disordini muscolari e alla riduzione dell’edema. Il tape può essere applicato con varie tecniche, nelle patologie muscolari si fa aderire con leggera tensione alla cute seguendo le strutture muscolari fungendo da supporto o potenziamento.
Questo tipo di taping sfrutta il movimento muscolare e articolare per riattivare i processi neurologici e circolatori che favoriscono la guarigione.
Il Kinesio Taiping I principali effetti fisiologici sono:
• correzione della funzione muscolare può facilitare o inibire la contrazione muscolare in modo da ripristinare la giusta tensione muscolare • aumento della circolazione del sangue/linfa aiuta ad eliminare l’eccesso di edema e/o emorragia tra la pelle e il muscolo
• riduzione del dolore attraverso la diminuzione di pressione sui recettori dolorifici
• correzione dell’allineamento dell’articolazione corregge la tensione muscolare anomale attraverso l’azione sulla fascia neuromuscolare
Le indicazioni sono molteplici:
• lesioni muscolari,
• postumi di traumi con edemi e dolori residui,
• infiammazioni articolari e affaticamenti muscolari,
• problematiche tendinee. Per molte applicazioni del Kinesio Taping possono ridurre il tempo di recupero ed aumentare il livello di forma fisica, considerando che il beneficio terapeutico dura per 24 ore al giorno e per più giorni.