Disturbi e Difficoltà dell’apprendimento: facciamo chiarezza!

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“Mio figlio legge e scrive con fatica: è dislessico?”
Non arriviamo subito a conclusioni affrettate! Può capitare che alcuni bambini non abbiano avuto un ambiente favorevole all’apprendimento e che quindi non abbiano raggiunto le stesse capacità dei compagni: molte assenze (soprattutto durante il primo anno di scuola primaria), disturbi della vista e/o dell’udito non diagnosticati, ambiente scolastico troppo rumoroso, possono ostacolare l’apprendimento. Per quanto riguarda la scrittura, ed in particolare l’ortografia, a volte può capitare che alcuni bimbi abbiano bisogno di esercitarsi più tempo su un determinato argomento (non siamo tutti uguali!) e quindi necessitano di più allenamento per rimanere al passo della classe. Non sono poi da tralasciare tutte quelle attività che preparano la lettoscrittura ed il calcolo negli anni precedenti alla primaria, come la manipolazione di suoni della metafonologia o i percorsi di pregrafismo per la grafia: se il bambino non ha avuto modo di allenarle, magari perchè non ha frequentato la scuola materna, potrebbe avere bisogno di più tempo per metabolizzare tutte le nuove informazioni scolastiche. Detto ciò chiariamo che non tutte le difficoltà di lettoscrittura o calcolo rientrano nei tanto temuti Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA): mentre questi, infatti, hanno la caratteristica di essere innati (quindi rimangono nel tempo anche facendo esercizio), le semplici difficoltà possono essere recuperate con un po’ di pratica mirata.

Come posso distinguerli?
I DSA comprendono dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia (rispettivamente disturbi di lettura, correttezza ortografica, grafia e calcolo) e vengono diagnosticati solo in seguito ad approfondite valutazioni effettuate da Neuropsichiatra Infantile, Psicologo e Logopedista, che solo in questo modo possono capire se la difficoltà è specifica o se il soggetto ha solo bisogno di allenamento mirato. In presenza della diagnosi di uno o più disturbi specifici (se emergono tutte le difficoltà si parla di Disturbo Misto) la scuola e la famiglia, attraverso il Piano Didattico Personalizzato (PDP), dovranno permettere allo studente un percorso di apprendimento adeguato per tutta la durata dei suoi studi, mediante l’utilizzo di strumenti compensativi e/o dispensativi scelti appositamente per lui. Questo significa che lo studente con DSA e i suoi compagni senza DSA impareranno le stesse nozioni, ma con modalità differenti.
Tra gli strumenti dispensativi rientrano tutte le modalità di apprendimento e verifica che raggirano la difficoltà: ad esempio, per un bimbo disgrafico risulterebbe faticoso scrivere a mano le risposte di un lungo compito in classe, per cui in questo caso sarebbe preferibile che rispondesse all’insegnante oralmente; un bimbo disortografico non può evitare di commettere errori ortografici, per cui in una prova di verifica scritta l’insegnante non valuterà la correttezza, ma il contenuto.
Gli strumenti compensativi, invece, vanno a sostenere le abilità del bambino per permettergli di svolgere un compito specifico al pari della classe: un bambino discalculico che impiega molto tempo ed energie per fare un calcolo scritto o a mente può usare la calcolatrice affinchè abbia il tempo e la concentrazione necessari per procedere, ad esempio, alla risoluzione di un problema. Per capirci, chi ha un DSA è come un miope che usa gli occhiali per compensare una difficoltà immutabile. È però necessario che ciascuno strumento sia personalizzato in base alla necessità del singolo individuo ed utilizzato solo in seguito ad un suo consenso. Questi strumenti sono un diritto, ma non un dovere.
E’ importante individuare queste difficoltà il prima possibile e richiedere quindi una consulenza neuropsichiatrica infantile o logopedica: solo così si potrà valutare accuratamente ogni caso ed eventualmente intraprendere un percorso abilitativo/riabilitativo specifico.
Un bimbo DSA continuerà ad esserlo anche in età adulta, ma se accompagnato fin da subito saprà crearsi le proprie modalità di studio e lavoro e personalizzare i propri strumenti evitando di sentirsi frustrato o diverso.
E’ possibile richiedere alla dott.ssa Biguzzi Lucia valutazioni, stesure di PDP e percorsi abilitativi/riabilitativi.
Per ulteriori approfondimenti può essere utile a genitori ed insegnanti la guida Erickson “DISLESSIA e altri DSA a scuola”, per poter conoscere, intervenire, riflettere e collaborare!

Dott.ssa Lucia Biguzzi
LOGOPEDISTA