I disturbi neurologici sono malattie che interessano il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) o il sistema nervoso periferico (nervi cranici e periferici).
Esistono molti tipi di patologie neurologiche e l’eziologia può essere diversa, tra le cause maggiori sicuramente annoveriamo le cause vascolari e degenerative, le infezioni, le infiammazioni ma anche traumi spinali (colonna vertebrale) o cranici (testa). I sintomi dei disturbi neurologici dipendono dalla malattia specifica e possono produrre sia un eccesso che un deficit dell’attività neuronale in qualsiasi sistema dell’organismo.
In questo articolo prenderemo in considerazione quelle situazioni in cui il disturbo neurologico ha portato la persona ad avere una ridotta funzionalità motoria a carico di uno od entrambi gli arti inferiori con conseguente utilizzo della carrozzina come ausilio per gli spostamenti.
Alcune persone necessitano di una carrozzina solo in maniera temporanea o come mezzo per percorrere lunghi tragitti mentre altre persone ne hanno bisogno quotidianamente e la utilizzano per diverse ore nell’arco della giornata. In questo ultimo caso in particolare è molto importante che il personale sanitario e i familiari garantiscano una corretta postura in carrozzina del loro assistito per facilitare allo stesso lo svolgimento delle attività di vita quotidiana e la partecipazione alle relazioni sociali. Al di là della situazione specifica (ogni caso deve essere attentamente studiato e valutato dall’equipe di riferimento), qui di seguito vengono elencati alcuni semplici suggerimenti che possono favorire una postura confortevole per la persona in carrozzina stimolandone l’attività posturale e minimizzando i danni a carico del sistema muscolo scheletrico.
- In primo luogo è necessario che la carrozzina sia adatta alle esigenze del Paziente per quanto riguarda la tipologia e la misura (il Fisioterapista e/o il Terapista Occupazionale sono in genere i professionisti che si occupano di questi aspetti) garantendo comodità e comfort;
- Il Paziente deve sedere direttamente sul cuscino della carrozzina senza che vengano interposti lenzuolini o traverse monouso poiché possono ostacolare l’azione antidecubito dei cuscini stessi;
- E’ importante che il bacino del Paziente sia centrato e portato quanto più indietro possibile fino a toccare lo schienale posteriormente così da evitare il pericolo di scivolamento in avanti;
- Tutta la coscia deve essere appoggiata e le ginocchia devono formare quanto più possibile un angolo di 90° tra il femore e la tibia;
- I piedi devono appoggiare sulle pedane della carrozzina anch’essi formando un angolo di circa 90° a livello delle caviglie;
- E’ importante regolare l’altezza dei braccioli o fare appoggiare le braccia su un tavolo/tavolino di supporto della carrozzina onde evitare conseguenze a carico delle strutture capsulo-legamentose della spalla e mantenere un buon assetto posturale del collo e del cingolo scapolare;
Seguendo queste semplici regole e affidandoci ad un professionista esperto in caso di dubbi possiamo contribuire notevolmente al benessere psico-fisico della persona in carrozzina, incoraggiarne l’autonomia e la partecipazione sociale oltre che limitare i danni sul sistema muscolo scheletrico (come ad esempio retrazioni tendinee) e possibili dolori derivanti da un errato assetto posturale.
Adele Terzi
Fisioterapista
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