Se c’è una cosa che certamente alla neomamma non manca, è la compagnia.
Una compagnia stabile e costante di un piccolo koalino sempre attaccato o comunque sempre presente vicino alla sua mamma.
Eppure la solitudine è un sentimento frequente nelle neomamme.
Potrà sembrare strano a chi non ci è passato, invece il motivo è ovvio: in occidente diventare mamma, dal punto di vista sociale, è una tragedia.
La mamma non frequenta più il suo luogo di lavoro, che è fatto non solo di lavoro, ma soprattutto di relazioni.
D’altro canto avrebbe un sacco di tempo da trascorre con amici e parenti, ma tutti sono impegnati a lavorare e nel tran tran della vita quotidiana.
La sera quando poi ci sarebbe più disponibilità da parte degli amici per uscire o frequentarsi, la mamma è stravolta dalla stanchezza oppure la location e l’uscita non sono a prova di neonato.
E così si ritrova in una specie di lockdown relazionale, e sappiamo tutti quanto ci si sente soli in lockdown.
Per di più il lavoro di mamma è dato per scontato e per niente valorizzato.
Spesso si pensa che la neomamma sia a casa a far niente.. però la maggior parte delle mamme non vede l’ora di tornare a lavorare per potersi finalmente riposare!
Non solo la mamma è un lavoro faticoso e spesso invisibile (produrre latte ad esempio necessita di un notevole dispendio di energia senza che nessuno lo noti), ma è un lavoro che non è pensato per una persona sola.
Infatti i cuccioli d’uomo sono una speciale categoria di mammiferi che si chiama “portati attivi”, come i Koala e le scimmie ad esempio. Sono programmati per piangere se separati da chi si prende cura di loro, anche se oggi non ci sono leoni fuori dalla capanna: vivere in solide case non può cambiare secoli di evoluzione umana.
I “mammiferi portati” hanno bisogno di essere cresciuti da un gruppo perché nascono estremamente immaturi ed hanno bisogno di cure continue per diversi anni e di essere protetti dai predatori.
Se immaginiamo una mamma gorilla con la sua piccolina sempre aggrappata, non ci immaginiamo possa soffrire di solitudine: infatti continua la sua vita sociale di prima, è circondata da maschi che difendono il territorio, da altre mamme e da femmine più anziane ed esperte. Diventare mamma per lei non si concretizza con l’essere esclusa, ma al contrario è un’esperienza condivisa: tutti si preoccupano di prendersi cura dei cuccioli e i cuccioli hanno continue occasioni per giocare fra di loro.
Infatti anche i nostri cuccioli avrebbero bisogno di altri cuccioli con cui confrontarsi, ma spesso non ne hanno l’occasione (almeno fino al nido).
C’è un detto africano che dice “per crescere un bambino ci vuole un villaggio”.
Un villaggio è un luogo dove ognuno ha un compito di grande valore (compreso l’essere mamma), è un luogo dove le fatiche sono condivise, c’è spazio per il confronto e i suggerimenti delle donne più anziane. Ma il villaggio è anche un luogo di incontro fra bambini, anche piccolissimi e fra mamme.
Nella nostra società di oggi dove spesso non si vive più nel paese di nascita, la famiglia è lontana e le donne lavorano, la mamma incontra di certo la solitudine.
Quindi come sopravvivere da neomamme quando il villaggio e la rete sociale manca per forza di cose?
Se qualcosa manca, si possono costruire occasioni per trovarla.
Si possono frequentare corsi dopo parto, incontri di gioco mamma-neonato, corsi sportivi per neomamme.
Si può prendere l’iniziativa e organizzare incontri informali fra mamme magari attraverso i social oppure con le mamme conosciute nel corso pre-parto.
Più in generale, è fondamentale aggiungere una cosa alla lista dei bisogni fondamentali del neonato: il bisogno estremo di avere una mamma serena e soddisfatta.
E qui ci devono rientrare tutti i bisogni primari della mamma, che non sono per niente scontati: mangiare, bere, andare in bagno, lavarsi, dormire e avere una vita sociale.
La vita sociale è infatti un bisogno primario e la fatica condivisa diventa più leggera.
Se la vita sociale di prima non è più possibile e se adeguarsi alla vita sociale dei vecchi amici single è al momento (ricordate che non sarà per sempre!) troppo faticoso, si possono sperimentare nuove modalità o rispolverarne vecchie: un bel pigiama party con una vecchia amica è una gioia che non ha età!
È importante inoltre organizzare le giornate all’insegna del benessere: ciò che rende felice la mamma, rilassa anche il neonato e magicamente le coliche si attenuano e si addormenta più facilmente.
Una mamma felice infatti, non solo rende sereno il neonato, ma ha anche più risorse e pazienza per far fronte ai suoi bisogni.
Ci si può concedere una giornata al mare, un pranzo al ristorante, un pic nic al parco.
E ricorda mamma: non sei sola, a sentirti sola.
Dr.ssa Violetta Molteni
Psicologa e Psicoterapeuta Staff Poliambulatori Arcade
Nuova iniziativa dei Poliambulatori Arcade pensata per tutte le neo mamme
“IL CERCHIO DELLE MAMME” dal 7 giugno 2021.
Primo incontro gratuito “Il sonno del neonato”
La nascita di un bimbo è un momento straordinariamente intenso, tanto bello quanto faticoso e (s)travolgente.
Il cerchio delle mamme è un gruppo dove condividere emozioni e domande con altre mamme alle prese con le gioie e i dolori dell’accudimento di un piccolo cucciolo umano, per costruire quella rete complice che rende ogni momento della vita più leggero.
Non mancheranno attività di movimento consapevole, anche con il neonato nella fascia, massaggio al neonato ed esperienze di attività motoria possibile con il proprio bambino: una gratificazione per la mamma e il suo cucciolo.
Primo incontro gratuito: Il SONNO del neonato lunedì 7 giugno ore 10
presso il Poliambulatorio Arcade via Matassoni 2 Savignano
Per informazioni e prenotazioni Poliambulatorio Arcade Savignano sul Rubicone Tel. 0541 946768